Con l’articolo di oggi, iniziamo un “capitolo” del web dedicato ai miti.
Anzi, i falsi miti.
Procediamo con ordine, vediamo quali sono le principali credenze che accomunano molti utenti, convinzioni che spesso abbiamo riscontrato nei nostri clienti in fase di consulenza.
Idee che si riteniamo valide ma che, come vedremo, sono completamente infondate.
Oggi è tutto uno stare sui social e parlare di social. Non si fa altro che citare Facebook o Instagram e i loro derivati. L’ho visto su Tik Tok, l’ho letto su FB, l’ha postato su Instagram, il capo del governo Brasiliano ha risposto su Twitter, il comunicato stampa apparso su Facebook, ecc. ecc.
È finita l’era del Re che incita a resistere via Radio.
È finita l’era dei comunicati delle Brigate Rosse inviati direttamente ai giornali.
È finita l’era dei messaggi a reti unificate del Presidente.
Oggi si fa tutto su Facebook.
I Telegiornali raccontano storie apparse sui social network, i giornali creano pagine ad hoc per i profili social, la radio ti racconta le ultime novità dal mondo social, ed allora tu, noi, pensiamo che ormai il Mondo sia Social.
Social-Land, lo potremmo chiamare!
Ed allora, con tutto questo Social-centrismo è un attimo che si passi a pensare che per portare avanti la propria immagine e la propria presenza sul web basti avere un profilo ben aggiornato.
Niente di più sbagliato, niente di più superficiale. E ti spiegheremo il motivo così che tu possa capire perché mi bastano i Social sia considerabile un falso mito.
I social network sono uno strumento incredibile, con un alto potenziale. Non c’è dubbio. Nessuno, qui, vuole convincerti del contrario. Il fatto è che i social non possono essere, e non sono, un’alternativa al sito internet.
Ne possono essere un potenziamento, un completamento.
Potrebbero considerarsi due facce della stessa medaglia: uno complementare all’altro, non uno alternativo all’altro.
La ragione principale sta nel fatto che sito e social forniscono informazioni in modo diverso.
Tutte le informazioni, sul sito, sono organizzate in maniera organizzata e strutturata.
Sono ordinate, studiate per avere un senso, create e inserite in modo da risultare facilmente reperibili.
Il sito nasce per garantire una navigazione il più intuitiva possibile: tutto è chiaro (e se non lo è, forse chi ti ha sviluppato il sito ha commesso dei gravi, e imperdonabili, errori).
Una pagina social, invece, contiene informazioni disordinate.
È organizzato tutto in ordine cronologico.
Si fatica ad andare a trovare qualcosa in particolare, perché si è portati a visualizzare i contenuti più recenti, e quelli che la piattaforma ritiene siano i più significativi.
Ovviamente a sua discrezione.
Non so se te ne eri accorto, ma tutte le piattaforme lavorano così: filtrano le informazioni e tendono a mostrartene alcune, lasciandone altre in secondo piano.
Per questo motivo sito e social network sono complementari.
Il sito internet è utile e fondamentale per presentare noi stessi, o la nostra azienda, a chi desidera informazioni su di noi.
Facebook e i social network, invece, sono adatti per mantenere un filo diretto con il cliente o potenziale tale.
Essendo più immediati, sono perfetti per rendere l’attività più umana e vicina alle persone.
Proviamo a presentare un paio di esempi. Il primo potrebbe essere il caso di un ristorante.
Il ristorante deve assolutamente avere un sito, nel quale racconta la sua storia, presenta lo chef, il menù e indica quali siano gli orari d’apertura, la zona dove è situato e le strade per raggiungerlo.
Se nella zona il parcheggio è un problema, fornisce anche indicazioni su dove parcheggiare l’auto.
Insieme al sito, il ristorante, però, deve avere anche una o più profili social. Li deve usare per pubblicare (postare) gli avvenimenti del day-by-day. Per esempio, se entra Gianni Morandi in ristorante (siamo di Bologna, e vi assicuro che è un avvenimento possibile… Un tempo era usuale incontrare anche Lucia Dalla) devi assolutamente scattare una foto con lui, scrivere due righe e pubblicare tutto online sui canali social. In due minuti hai fatto, e dopo 5 minuti dall’arrivo di Gianni i tuoi follower già sanno chi hai avuto la fortuna di avere come cliente.
In tempo reale!
Se invece di metterla sui social, volevi mettere la foto sul sito sarebbe stato un casino. Da quando la invii a quando è online possono passare anche alcuni giorni, facendo ciao ciao all’immediatezza tipica dei social.
Però ti assicuriamo che se uno vuole vedere il menù del ristorante o cercare il numero per prenotare, visiterà il sito, non la pagina aziendale di Facebook.
Un altro esempio potrebbe essere quello di un salone di Parrucchiera. Sul sito si andranno ad inserire tutte le informazioni per bene. Sui social, invece, andremo a postare, anche quotidianamente, i vari tagli ed acconciature; oppure gli ultimi arrivi per quanto riguarda i prodotti per capelli. Come puoi capire, Facebook integra il sito, non lo sostituisce.
Quando sentiamo qualcuno che obietta, facendomi presente che loro su FB hanno messo tutto rispondo sempre che li sfido a prendere una persona a caso che non li conosce ed andare a trovare un’informazione specifica su Facebook.
È un test che puoi fare tranquillamente anche tu: scegli un’attività che abbia sia la pagina social che il sito, e cronometra in quale dei due spazi riesci a trovare le informazioni di base nel minor tempo. Noi siamo pronti a scommettere che il sito vince!